Nei giorni scorsi ci ha lasciati Sergio Ballotti, storico presidente dell’ AVIS di Montecreto. Lo ricordiamo con le parole del nostro direttore Roberto Mantovani pronunciate nel corso della cerimonia funebre.

“Parlare di Sergio significa, di fatto, ripercorrere la storia dell’Avis di Montecreto (fondata ufficialmente nel 1983) e quella dell’Avis provinciale di Modena degli ultimi 40 anni. In questa triste occasione lo vorrei ricordare sia a livello di associazione ma anche e soprattutto a livello personale visto che i nostri cammini si sono incrociati ed hanno proceduto parallelamente per 4 decenni. 

Ho avuto la fortuna di conoscerlo al mio ingresso in Avis, nel 1985, quando ricopriva la carica di Vicepresidente della sezione che aveva Vittorio Cassanelli quale presidente. Mantenne il ruolo di vicepresidente dal 1984 al 1990. Da subito mi trovai di fronte ad una persona pratica e riservata, molto motivata a fare crescere l’associazione e che rappresentava un punto di riferimento ineludibile per gli avisini di Montecreto e per l’associazione a livello provinciale. A lui mi riferivo continuamente per qualunque tipo di problema o proposta che riguardasse l’associazione e in lui trovavo, puntualmente, ascolto e collaborazione. Ricordo con piacere i passaggi a casa sua dove, assieme alla sorella Pia, ragionavamo di Avis  e di come incrementare il numero dei donatori.

Le sue capacità lo portarono ad assumere la carica di presidente della sezione nel 1993, incarico che mantenne sino al 2016 quando lasciò spazio ai giovani con l’assunzione della presidenza da parte di Samantha, mantenendo, per il triennio successivo, il ruolo di vicepresidente.  Anche successivamente, pur non avendo incarichi in consiglio, garantì la sua collaborazione all’associazione.

Un passaggio ineludibile della sua storia di presidente è stato certamente quello della sede dell’AVIS di Montecreto che in precedenza utilizzava locali condivisi in piazza, sopra la Farmacia. Con l’accreditamento del 2014 tale collocazione non venne ritenuta idonea e si faticava a trovare una alternativa in linea con quanto richiesto dalla normativa. Ricordo di avere parlato più volte con Sergio e che, tutte le volte, mi ripeteva che non trovare una sede idonea avrebbe significato cancellare definitivamente l’Avis a Montecreto supportato in questo dall’inseparabile Gian Luigi Masinelli.

Poi il destino che da una parte aveva fortemente provato l’associazione con i terribili terremoti del 2012 che colpirono soprattutto la “bassa” modenese, dall’altra restituì un’opportunità. La grande catena di solidarietà che aveva portato l’Avis di Frossasco a donare una struttura prefabbricata all’Avis di Medolla, una volta sistemata nel comune dell’area nord modenese la vecchia sede in muratura, lasciò tale struttura in eredità all’associazione.

Immediatamente proposi a Sergio il trasferimento dei prefabbricati a Montecreto a patto, naturalmente, che si trovasse una collocazione idonea. Lo vidi davvero felice della cosa ed immediatamente si attivò e trovò – dopo varie peripezie – la possibilità di collocarla laddove anche oggi si trova con l’inaugurazione ufficiale che avvenne il 5 settembre 2015. Riuscimmo così, assieme, a trovare una “casa” all’associazione e a mettere le basi per un suo ulteriore rafforzamento. Da allora, la sede è divenuta sempre più bella e funzionale e rappresenta una testimonianza tangibile dell’attaccamento di Sergio alla “sua” Associazione.

L’impegno di Sergio in Avis è tipico di quello di molti nostri dirigenti ovvero di operare in silenzio, senza mai cercare le luci della ribalta, trovando soddisfazione solo nei risultati e nell’importanza di fare crescere, tra la popolazione, la consapevolezza dell’importanza di donare sangue e di favorire l’ingresso in Avis di giovani che possano portare avanti il nostro impegno.

La sua figura ha rappresentato un patrimonio enorme per tutta la collettività oltre che per tutta l’associazione; un esempio da seguire e da emulare, un punto di riferimento indimenticabile.

Grazie, Sergio, per tutto quello che hai fatto e per quello che hai rappresentato. Il ringraziamento viene dal cuore degli avisini di Montecreto che in tanti anni hanno imparato a conoscerti ed apprezzarti; da tutta l’associazione a livello provinciale che anche grazie al tuo impegno ha potuto crescere e rafforzarsi; ma soprattutto da coloro che hanno avuto bisogno di sangue, dei suoi componenti e dei suoi derivati per curarsi e continuare vivere che anche grazie al tuo impegno hanno potuto puntualmente trovarli.   

Rimarrai per sempre nei nostri cuori.”