“E’ un giorno tristissimo per l’Associazione. Un altro pezzo importante della storia dell’Avis modenese ci ha lasciato”. Con queste parola Maurizio Ferrari, presidente dell’Avis Provinciale di Modena ha commentato la notizia della scomparsa di Lelio Zeni, importante dirigente dell’Avis di Cavezzo e dell’Avis Provinciale di Modena.

Primo presidente dell’Avis comunale di Cavezzo eletto dopo la costituzione della sede avvenuta il 1 Dicembre 1965, Lelio ha mantenuto la presidenza della sezione per 30 anni, dal 1966 sino al 1995. Il suo impegno in ambito associativo non si è limitato al solo livello comunale estendendosi a quello dell’Avis provinciale laddove ha assunto la carica di Consigliere nel 1969 mantenendola sino al 1995. Nel triennio 1981- 1983 ha poi ricoperto la carica di responsabile della commissione Organizzazione e Sviluppo sempre dell’Avis Provinciale. Per un triennio è stato anche consigliere dell’Avis Regionale dell’Emilia Romagna.

Profondamente convinto della necessità di ricercare una omogeneità nella comunicazione associativa e iniziative comuni da intraprendere tra le varie sedi Avis, Lelio è stato uno dei più convinti promotori dell’istituzione dei comitati di coordinamento territoriali, organismi intermedi che raggruppano le sedi Avis di un determinato territorio (nel caso specifico quello mirandolese) al fine di coordinare iniziative promozionali comuni a livello territoriale.

Sua grande dote è stata quella di riuscire ad “allevare” al suo fianco figure associative giovani in grado di portare avanti con contributi innovativi di idee e di entusiasmo l’importante ruolo dell’Avis. E proprio l’Avis ha accompagnato la sua vita ed è rimasta nel suo cuore sino all’ultimo. Anche dopo avere lasciato ogni carica associativa, Lelio non ha mancato di essere puntualmente presente nella vita delle sede di Cavezzo garantendo il suo contributo di esperienza e di capacità.

“Lo ricorderemo sempre con grande riconoscenza e affetto. Nel suo ricordo saremo impegnati a portare avanti l’importante compito che l’associazione si è assunta nei confronti della collettività” conclude Maurizio Ferrari.